lunedì 12 novembre 2012

FLORITERAPIA: I FIORI DI BACH

di Adriana Mancini, naturopata, floriterapeuta e  referente  per la naturopatia dell’Associazione senza scopo di lucro NOI@Psiche di Chiavari (GE).

 
Fra tutte le strategie a disposizione del naturopata, la floriterapia di Bach è un metodo a mio parere straordinario, che ci permette di considerare l’Individuo nella sua interezza e non valutare unicamente il sintomo.

Il Dottor Edward Bach, nato nel Galles nel 1886, era medico immunologo, patologo e batteriologo.
Aveva una profonda volontà di ascolto e compassione, aveva la capacità e la sensibilità di “vedere” l’intima  sofferenza delle persone, considerava  l’Uomo come universo Psiche – Soma - Spirito.
Ha scoperto prima 12 fiori che ha chiamati i 12 guaritori, poi 7 definiti aiutanti, quindi 19 assistenti, dove sono presenti anche alberi: ne ha sperimentati tantissimi e ne ha scelti 38 in base alla sua percezione.

Ha raggruppato i fiori in 7 gruppi:
  • Fiori per la paura
  • Fiori per chi vive nell'incertezza
  • Fiori per chi soffre di solitudine
  • Fiori per chi si lascia facilmente condizionare
  • Fiori per chi vive lo sconforto e la disperazione
  • Fiori per chi si preoccupa eccessivamente per il benessere altrui.


“Ciascuna delle erbe corrisponde ad una delle qualità e il suo scopo è di fortificare quella qualità  in modo che la personalità possa superare
quel difetto che è l’ostacolo particolare”.
Edward Bach 

I Fiori di Bach non sopprimono atteggiamenti negativi, bensì aiutano a trasformare questi ultimi nel loro lato positivo: ognuno dei 38 fiori riequilibra un particolare stato emozionale.



“E' la vera causa che è dietro la malattia che è più importante,
lo stato mentale del paziente stesso e non la condizione del suo corpo".
Edward Bach

Bach sostiene quindi che la malattia (sintomo) non ha un’origine materiale, ma è la punta dell’iceberg di una disarmonia più profonda (mentale ed emozionale) che paradossalmente viene a segnalarci che è arrivato il momento di “prenderci cura di noi stessi” ed ascoltarci.


“Dietro a ogni malattia ci sono le nostre paure, le nostre ansie,  i nostri desideri, le nostre preferenze e le nostre antipatie”.
Edward Bach

Secondo Edward Bach non possiamo fermarci ad analizzare unicamente il sintomo, ma dobbiamo prendere in considerazione tutto quello che la Persona è, con il suo vissuto, le sue paure, le sue emozioni. Ogni Persona è un essere unico e irripetibile!

Adriana Mancini

Grazie per l'attenzione

marco curletto







venerdì 9 novembre 2012

ALIMENTAZIONE E INVECCHIAMENTO




di Adriana Mancini, naturopata, floriterapeuta e  referente  per la naturopatia dell’Associazione senza scopo di lucro NOI@Psiche di Chiavari (GE).


“Invecchiare significa organizzare la propria giovinezza negli anni” 
(Paul Eluard)

Per invecchiare non occorre fare nulla di particolare, l’invecchiamento è un processo che accade naturalmente, ma possiamo a grandi linee capire i meccanismi principali ed attuare delle strategie di prevenzione.
La parola invecchiamento è strettamente legata ai radicali liberi, che alcuni hanno definito i “teppisti della biochimica”.
I radicali liberi sono uno dei fattori più importanti dell’invecchiamento, (e non solo quello cutaneo), ma anche di alcune delle patologie più temute: rappresentano una costante della vita stessa, che si basa sull’ossigeno, essendo parte dei processi vitali che creano energia (ciclo di Krebs).
I radicali liberi sono molecole che hanno momentaneamente perduto o acquistato un elettrone, diventando molto instabili e quindi pronte a reagire con qualsiasi altra molecola con cui vengono a contatto, per appropriarsi di un loro elettrone. L’elettrone “di troppo” (spaiato) cercherà di unirsi per ritornare in condizioni più stabili, ma per fare questo dovrà destabilizzare un’altra molecola e così via, dando luogo ad un effetto a catena che può creare ingenti danni.
La produzione di radicali liberi nell’organismo avviene fisiologicamente durante la respirazione cellulare, che produce energia necessaria al corpo, ma può venire influenzata anche da fattori esterni come ad esempio:
·         le radiazioni (esempio: i raggi x)
·         il fumo di tabacco, droghe, alcool
·         stress molto intensi e prolungati
·         l'alimentazione scorretta, eccessivamente raffinata e i  prodotti affumicati
·         le reazioni di disintossicazione da: metalli pesanti cadmio, piombo, mercurio ecc. (inquinamento)
·         l’inquinamento dell’aria e dell’acqua   (es: scarichi industriali)
Come possiamo facilmente intuire,  nostro corpo mette in atto tutta una serie di difese contro l’attacco dei radicali liberi che  possiamo definire difese antiossidanti (“contro i radicali liberi”) endogene.
 Tali difese nel nostro corpo sono estremamente efficaci ed entrano in azione più e più volte al giorno: alcune ricerche hanno stimato che il DNA di ogni cellula del corpo umano viene attaccato dai radicali liberi più o meno 10.000 volte al giorno!
E’ però evidente che tali  difese contro i radicali liberi non sono efficaci al 100%, e questo possiamo affermarlo semplicemente perché continuiamo ad ammalarci e ad invecchiare.
E’ vero che non possiamo sfuggire all’azione dei radicali liberi, ma è altrettanto vero che  abbiamo molti mezzi a nostra disposizione per contrastarli e rendergli per così dire la vita più difficile! Molti studi pubblicati su numerose riviste scientifiche dimostrano che controllando i radicali liberi si ottiene un notevole miglioramento della salute.
Dobbiamo pertanto imparare a gestire un “capitale salute” di cui spesso ci prendiamo poco cura, in particolar modo quando siamo in salute.  Quando “stiamo bene”, spesso, ci dimentichiamo che il nostro corpo per funzionare al meglio ha bisogno di alcune attenzioni che sono tanto semplici quanto fondamentali.  Possiamo prendere come metafora una macchina, anche se abbiamo una piccola utilitaria, ma le facciamo regolarmente un tagliando, cambiamo l’olio, i filtri, controlliamo i freni ecc., sarà più difficile che ci lasci in panne
Pianificare una strategia per mantenere il più a lungo possibile uno stato di salute ottimale non può prescindere dall’attenzione a ciò che mangiamo. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per aiutarci a mantenere il nostro corpo in salute. Già nel 400 a.C. Ippocrate diceva "Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la medicina sia il tuo cibo".
Attualmente si stima che il 30% di tutte le neoplasie sia ricollegabile alla natura del regime alimentare. Per contro, numerosi studi hanno stabilito che consumare molta più frutta e verdura (quanto più possibile cruda) provoca una riduzione considerevole del rischio di ammalarsi di cancro: il numero di porzioni di frutta e verdura raccomandati nel mondo viene più spesso definito in 5–9 al giorno! Cerchiamo quindi di consumare quanta più frutta e verdura possibile.
L'alimentazione dei giorni nostri è sovente concepita come un mero “rifornimento di calorie”, e raramente si prendono in considerazione i reali benefici che cibi sani ed equilibrati possono apportare. Si consumano molti alimenti ipercalorici, ricchi di grassi saturi e di zucchero, mentre alimenti meno ricchi di calorie, come la frutta e la verdura, occupano un posto limitato nelle nostre giornate e nei nostri piatti.
Inoltre va purtroppo rilevato che gli alimenti che approdano sulle nostre tavole non arrivano direttamente dalla natura, ma spesso hanno già subito dei processi di lavorazione. Le farine con cui si fanno il pane e i prodotti di pasticceria sono bianche, macinate e raffinate: il loro assorbimento comporta la liberazione nel sangue di quantità esorbitanti di zuccheri. Dovremmo invece consumare grassi buoni, che possiamo trovare ad esempio nel pesce, nell’olio extravergine di oliva, nei semi di girasole e di lino, nei legumi e nei cereali integrali.
Un’alimentazione scorretta e troppo calorica porta il nostro organismo ad un super lavoro con una tendenza al sovrappeso. Non solo: ricordiamo che alcuni pediatri americani  hanno riscontrato nei bambini un miglior rendimento scolastico quando iniziavano la giornata con una buona colazione.
Direi, quindi, che possiamo (e dobbiamo) iniziare a prenderci cura di noi stessi partendo dall’attenzione a ciò che portiamo in tavola, riscoprendo piatti antichi, sapori genuini e cercando il più possibile di mangiare cibi che arrivano direttamente dalla nostra “Madre Terra”.

siamo quello che mangiamo” Ludwig Feuerbach

 

Grazie dell'attenzione

marco curletto